Mela...tengo!



Mattia era un ragazzo robusto, abituato ad aiutare il padre nei campi e nel frutteto, perchè un giorno avrebbe ereditato quei terreni ed avrebbe portato avanti l'azienda di famiglia. Lui però sognava di avere di più dalla vita, di essere famoso, ricco, adulato.
Un giorno, mentre arava, incontrò un serpentello che lo supplicò di risparmiarlo, concedendogli in cambio di esaudirgli un desiderio.
“Voglio diventare ricco” gli rispose Mattia, così il serpente gli diede un semino d'oro.
Il ragazzo lo piantò ed il giorno dopo vide che al suo posto era cresciuto un melo con delle mele di oro zecchino.
Felice, Mattia le raccolse ed andò al bar a sfoggiarle ai suoi amici e poi offrì da bere per tutti.
Successivamente, quelle che le erano rimaste, ed erano molte, le fece fondere per ricavarne dei lingotti, che mise al sicuro in un forziere della banca. Lui ed i suoi genitori iniziarono a vivere nell'agio, lasciarono perdere i campi ed il frutteto e comprarono la televisione gigante, l'auto costosissima, i vestiti firmati ed ogni capriccio che a loro saltava in mente, ma un giorno il ragazzo si svegliò, andò all'albero dalle mele d'oro per raccogliere i nuovi frutti e scoprì che la pianta era scomparsa: i ladri nella notte avevano sradicato il melo magico e non c'era più traccia né di loro né dell'albero. Tutta la famiglia si disperò, perchè non potevano più permettersi di mantenere l'auto costosa ed altri beni di lusso che avevano comprato senza più potere usufruire delle mele d'oro ogni mattina.
Mattia e suo padre tornarono ad arare i campi, anche se ormai erano in ritardo con i tempi della semina, finchè un giorno, sotto ad una pietra traballante del vecchio muretto di confine, il ragazzo non incontrò di nuovo il serpente che gli aveva dato il seme d'oro, così lo supplicò di dargliene un altro.
“Mi dispiace, ma avevo solo quel seme, però, visto che mi si stringe il cuore a vederti così supplicante, ti concedo un altro desiderio”.
“Vorrei essere bello ed attraente, sì che le signorine si innamorino di me”.
Al desiderio di Mattia, il serpente gli consegnò un seme d'argento. Mattia lo seminò in un angolo protetto della tenuta, dove sarebbe stato difficile che i ladri lo potessero rubare, ed aspettò l'indomani, quando un alberello nuovo era nato e cresciuto ed aveva un'unica mela d'argento tra i suoi rami.
Quella mela aveva un profumo davvero squisito, tanto che Mattia non resistette dal mangiarla e subito divenne più bello, con la pettinatura perfetta ed un sorriso smagliante. Andò in paese e si accorse che tutte le donne si giravano a guardarlo, stupite, cosa che lo fece inorgoglire. Ben presto le fanciulle iniziarono a telefonargli e poi andarono a trovarlo a casa, inoltre lo aspettavano in piazza all'ora dell'aperitivo, perchè sapevano che lui era solito a trovarsi al bar con gli amici.
Addirittura gli offrivano da bere! A Mattia sembrava una situazione perfetta: finalmente piaceva, aveva compagnia femminile ed in tutto il territorio non si faceva altro che parlare di lui e di quanto fosse piacente.
Ma la situazione degenerò: alcune donne per gelosia iniziarono a litigare con altre; a volte qualche ragazza si introduceva in camera sua di nascosto per prendergli e portarsi via qualcosa di suo; era pedinato ovunque andava; non aveva più un attimo di pace!
Basta!
Come poteva continuare così?
Anche i giornalisti iniziarono a spiarlo, perchè ormai si parlava della sua bellezza in tutta la regione ed ogni suo passo, respiro, movimento, erano fotografati e commentati.
Stanco di avere troppa fama e di sentire le ragazze litigare da acerrime nemiche, perchè ognuna lo voleva tutto per sé, andò dall'albero che gli aveva dato la mela d'argento, lo distrusse a colpi di ascia e gli diede fuoco.
Da quel momento, tornò ad essere il ragazzo di sempre, le ragazze non lo trovarono più così attraente ed i giornalisti scomparvero dalla sua vita.
Tornò ad aiutare suo padre nel campo, che nel frattempo aveva dovuto lavorare tutto da solo e si era rovinato la salute. Il grano era stato seminato in ritardo ed era cresciuto male, inoltre i meli non erano stati accuditi a dovere e si erano ammalati.
“Finiremo sul lastrico! Non si salverà niente!” preannunciò il padre, mentre prendeva le medicine che il dottore gli aveva assegnato, insieme ad un severo ordine di riposo assoluto.
Dispiaciuto, Mattia tornò a cercare il serpente tra i campi, nel muretto di pietre sul confine del terreno, sotto i sassi che trovava qua e là, trovandolo infine acciambellato ai piedi di un melo malaticcio.
“Caro serpente, sono stato uno sciocco ed ho rovinato tutto” confessò il ragazzo, sedendosi nell'erba di fronte a lui.
“Cosa hai combinato di tanto grave?” chiese il serpente.
“Ho chiesto di essere ricco e poi sono stato così stolto da bearmi del lusso che potevo permettermi, lasciando andare in malora ciò che già avevo. Ho chiesto di essere bello e mi sono fatto illudere dalle belle signorine che mi volevano tutto per loro, trascurando i miei genitori, che mi vogliono bene incondizionatamente, così adesso mio padre è malato e lo sono anche i nostri alberi ed il grano”.
Il serpente ascoltò, annuendo qua e là, domandando soltanto alla fine “C'è qualcosa che posso fare per te?”
“Serpente, caro serpente, non ti chiedo di fare qualcosa per me, ma per mio padre e la nostra terra, perchè torni la salute e la prosperità che un tempo regnavano”.
Contento, il serpente sorrise al ragazzo e si tramutò in un arcobaleno, che illuminò il frutteto ed i campi di Mattia coi suoi sette colori, guarendo tutto ciò che c'era da guarire.
Mattia da allora non vide più il serpente, ma si occupò di quello che possedeva, utilizzando a volte i lingotti d'oro, che aveva ancora nel forziere della banca, per comprare dei nuovi terreni ed allargare le sue coltivazioni, mentre il rimanente del tesoro lo tenne gelosamente da parte e lo incrementò coi suoi risparmi, per poi un giorno potersi sposare con una ragazza che lo amasse davvero ed avere dei figli a cui spiegare quanto fosse ricco il tesoro che si ricava dalla terra che si coltiva con le proprie mani.



Chi vincerà, la Gru o il giullare? E dopo, cosa accadrà?
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