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LA ZUCCA DI TOMMASO




Un semino di zucca era finito misteriosamente nell'orto di Tommaso, sviluppandosi in pochi giorni e diventando una bella pianticella. Appena il contadino si accorse di lei, la osserv� con attenzione, poi, non sapendo di che cosa si trattava, decise di prendere la zappa e strapparla via.
�Ti prego non mi uccidere con quella zappa� implor� la piantina.
�E perch� mai non dovrei?� domand� Tommaso.
�Ora sono piccola e ho poche foglie, ma presto crescer� e ti dar� i miei frutti per sfamarti durante l'autunno�.
�E io devo aspettare per tutto questo tempo?�
�Ne varr� la pena, vedrai!�
Convinto da quella piccola piantina pelosa, il contadino mise via la zappa ed aspett� che il tempo facesse il suo corso.
Arrivarono i primi temporali primaverili e la pioggia scrosciava violenta sulla piantina, piegandola in due.
�Se solo avessi un riparo, tutte le mie foglie non si spezzerebbero� si lament� verso il contadino che, vedendola in difficolt� non ebbe cuore di lasciarla alla merc� delle intemperie, cos� le costru� un riparo che la proteggesse da pioggia e grandine.
La piantina crebbe e nel mezzo dell'estate aveva rami lunghi diversi metri che coprivano il terreno con delle foglie belle grosse. Le api ronzavano inebriate dal polline dolce dei fiori arancioni, ma il sole era molto cocente e disidratava tutta la terra.
�Ho sete� disse la piantina, �Se potessi avere un po' d'acqua le mie foglie non si avvizzirebbero in questa maniera�.
Tommaso, con tanta pazienza, ascolt� la richiesta di aiuto della piantina e ogni giorno le diede un po' d'acqua per sopravvivere alla grande calura.
Presto spuntarono i frutti, piccoli, tondi e verdi.
�Vedrai, diventeranno grossi e dolci� prometteva lei, verso il contadino.
Le sue parole erano veritiere ed infatti, d'autunno, mentre Tommaso vendemmiava l'uva, le zucche erano diventate belle grosse e di colore arancione.
�Ecco, adesso sono mature e pronte per essere mangiate� annunci� la piantina.
Il contadino era molto contento, ma aveva anche notato che la sua amica era mezza seccata e non godeva quindi di buona salute.
�Ti vedo male, cosa posso fare per te?�
�Hai gi� fatto tutto quello di cui avevo bisogno ed io in cambio ti ho dato le mie zucche. Ora � tempo che torni alla terra, perch� la mia stagione � finita�.
�Come far� senza la tua compagnia?� domand� lui, con un groppo in gola per il dispiacere.
�A primavera pianta i semi delle mie zucche e spunteranno le mie figlie, che ti faranno compagnia fino all'autunno, in cui ti daranno a loro volta i frutti che avranno fatto crescere e maturare�.
Tommaso raccolse allora le zucche e le regal� alla moglie, che, contenta di vedere tanto cibo, cucin� la loro polpa in tante maniere diverse, facendosi anche una scorta per l'inverno.
Appena si sciolse la neve nella primavera successiva, Tommaso piant� i semini che aveva conservato e presto germogliarono le nuove pianticelle, alle quali raccont� come la prima piantina era spuntata per caso nel suo orto.
L'amore che c'� nei piccoli gesti quotidiani, pu� sorprenderci quando ci regala i suoi frutti.







 

 

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