La Ghirlanda Luminosa



C’era una volta una coppia di nonnini di nome Lisa e Nino, che vivevano in un paesino di montagna che aveva visto, prima di loro, nascere i loro antenati. Tutti gli anni, quando la neve ricopriva di bianco ogni cosa su cui gli occhi si potessero posare, arrivava il Natale e con esso i loro nipotini, che andavano a trovarli per passare qualche giorno a casa loro.

I bambini erano quattro in tutto, tre maschietti ed una femminuccia, che si chiamava Edera ed aveva otto anni. Ogni inverno, qualche giorno prima di Natale, era consuetudine tra i bambini fare a gara su chi avesse raccolto nel bosco i migliori materiali per decorare la casa.

Le mamme davano loro un cestino e qualcosa da mangiare, chiudevano bene le loro giacche, insieme a mille raccomandazioni. I quattro cuginetti partivano a metà mattinata, dopo essersi rifocillati con la colazione ed aver preso il loro cesto, per riempirlo con ciò che avrebbero raccolto. Ognuno si incamminò per un sentiero diverso.

Edera salì nella neve fresca fino alla cima della montagna e scese sul lato opposto, dove il sole aveva maggiormente scaldato la neve, facendola in parte sciogliere. “In questo modo”, pensò la bambina, “sarà più facile raccogliere le pigne sotto i pini”. Infatti ne trovò diverse, zuppe d’acqua ma ancora integre. Poco per volta scese sempre più in giù, attirata da una pigna od una pietra particolarmente bella, finchè la neve sotto i suoi piedi non cedette e le fece perdere l’equilibrio. La bambina, spaventata, gridò mentre scivolava rapidamente giù dal pendio, avvolta dalla neve che scorreva sopra e sotto di lei. Chiuse gli occhi per un attimo, pentendosi di aver disobbedito alla nonna, che quella stessa mattina aveva raccomandato a tutti loro di non andare su quel versante della montagna. Aveva molta paura e temeva di non poter mai più tornare a casa, quando qualcosa di grosso e duro la fermò di colpo. Scuotendosi di dosso la neve, Edera vide che il tronco di una grossa quercia l’aveva arrestata appena in tempo, prima che cadesse giù da un precipizio.
“Fai attenzione piccolina, non lo sai che in montagna è pericoloso scivolare a quel modo lungo un pendio?”.
La bambina rimase a bocca aperta: la quercia, scuotendo i rami e muovendo la rugosa corteccia, stava parlando proprio a lei!
“Oh capisco, vuoi Umani non siete abituati a parlare con noi alberi!” continuò a parlare la quercia, con una voce profonda e cordiale.



Come farà Edera a tornare a casa? La quercia riuscirà ad aiutarla?
Lo scoprirai soltanto acquistando la sua storia. Il libretto è rilegato a mano, con una morbida copertina in stoffa, che potrai tu stesso scegliere.


Costo: 2 euro + spedizione



 

 

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