Taran ed i pretendenti di Isolde



C’era una volta un ragazzo di nome Taran che era innamorato della bella Isolde, la figlia del capo villaggio, ma la ragazza aveva tanti altri pretendenti, tanto che suo padre non sapeva a chi cedere la mano della figlia. Brigantia era la madrina di Isolde e, vista la situazione della sua protetta, andò a fare visita alla sua famiglia, per rassicurarli che sarebbe stata lei a scegliere il marito giusto per la ragazza. Successivamente entrò nei sogni di ogni pretendete ed in questo modo comunicò loro che, chi sarebbe riuscito ad arrivare per primo alla sua dimora, avrebbe maritato Isolde, istruendoli sulla strada che avrebbero dovuto percorrere.

Il mattino successivo, tutti i ragazzi erano pronti a partire, tranne i più pigri, che decisero che era troppo faticoso per i loro gusti e persero così la loro occasione. Il gruppo dei pretendenti di Isolde partì verso la montagna che Brigantia aveva designato come destinazione, ognuno impegnato a studiare gli altri, per poter riuscire a primeggiare e vincere la competizione. Camminarono un giorno intero e verso sera si imbatterono in un grande gregge di pecore, che li circondò, isolandoli uno per uno e rendendo impossibile il proseguimento.

Taran vide alcuni suoi rivali infuriarsi con queste pecore, insultarle, prenderle a calci e, quelle bestie, in paga, li trascinarono via, lontano, nel bosco più fitto. Il ragazzo capì che la violenza non era la soluzione giusta e guardò le pecore che lo circondavano, chiedendosi come fare ad uscire da lì. In quel momento, gli venne spontaneo chiedere loro “Cosa posso fare per convincervi a farmi passare?”
Con sua grande sorpresa, una di loro gli rispose “Adoriamo le poesie, perchè non ce ne racconti una?”
Taran non sapeva lì per lì quale poesia recitare a delle pecore parlanti, ma proprio quella situazione particolare gli fece venire in mente che forse Brigantia stessa aveva reso possibile quel miracolo e che lo stava mettendo alla prova per giudicarlo. Concentrandosi sulla visione meravigliosa della Dea che aveva avuto in sogno, il ragazzo le dedicò alcuni versi: “Fiamma divina e splendente, raggio di sole e lume di candela, portami alla fonte di sorgente, lassù dove non c’è ombra che ti vela”. Alle parole del giovane, le pecore si fecero da parte e lo lasciarono andare, contente della sua bella poesia.

Di tutti i pretendenti di Isolde solo in sei avevano superato il gregge, ma la Dea non aveva finito di metterli alla prova e li sorprese il secondo giorno, mentre salivano su per la montagna, con una fitta nebbia. Di nuovo ogni ragazzo si ritrovò da solo e impossibilitato a proseguire.



Cosa farà ora Taran? Sarà lui a vincere la sfida o perderà? Chi sposerà Isolde?
Lo scoprirai soltanto acquistando la sua storia. Il libretto è rilegato a mano, con una morbida copertina in stoffa, che potrai tu stesso scegliere.


Costo: 2 euro + spedizione



 

 

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